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Ritorno al futuro per energia e acqua pubbliche
Acqua Bene Comune Napoli
La proposta di legge sul ciclo integrato delle acque approvata oggi, 16 novembre 2015, dal Consiglio Regionale della Campania con metodo assai discutibile, fissa le regole di una materia delicatissima relativa alla gestione dell’acqua. Il Commissario Straordinario di Abc, Avv.to Maurizio Montalto, presente alla seduta del suddetto Consiglio regionale, ha assistito personalmente e doverosamente all’approvazione della norma, così come altri rappresentanti di gestori campani. La pressione delle lobby private, che vogliono sovvertire l’esito del referendum con il quale nel 2011gli italiani hanno optato inequivocabilmente per la gestione pubblica e senza profitti privati, si è fatta sentire ed è stata approvata una norma che punta ad affondare la gestione pubblica di Abc Napoli, Azienda Speciale, e mette definitivamente le fonti nelle mani delle multinazionali. Chiediamo che con senso di responsabilità, sia revocata la suddetta norma e che sia avviata una discussione seria e democratica sul tema.
Il Commissario Straordinario
Avv.to Maurizio Montalto
Gestione dell'acqua in provincia di Como: bisogna accelerare l'operatività di Como Acqua srl
«I sottoscritti - scrivono i delegati Cgil nelle aziende dell'acqua - intendono intervenire in merito al processo di affidamento della gestione dell'acqua al soggetto unico provinciale Como Acqua srl.
(riferimento: www.provincia.como.it/news/AFFIDAMENTO-COMO-ACQUA.html)
Precisiamo anzitutto che condividiamo il progetto di affidamento ad un unico soggetto, totalmente pubblico, così come previsto al Referendum sull'acqua votato dalla maggioranza degli Italiani nel 2011
Però a questo punto occorre accelerare il percorso di fusione delle società esistenti (e di cessione del ramo idrico per le aziende pluri-servizi); riteniamo che il percorso ipotizzato dall'ATO e dalla Provincia di Como, che si concluderà dopo il 2017, risulta troppo lungo e farraginoso.
Secondo noi occorre rendere operativa il prima possibile la società unica COMO ACQUA srl.
Inoltre il percorso deve avvenire con tutte le necessarie garanzie per i lavoratori del settore, i quali devono essere inquadrati con lo stesso contratto (gas-acqua) e con le stesse tutele.
Tutto quanto sopra a garanzia dei lavoratori stessi, ma soprattutto con l'obiettivo di migliorare il servizio di gestione degli acquedotti, delle fognature e dei depuratori, nell'interesse di tutti i cittadini e dell'ambiente».
I nuovi processi di privatizzazione e finanziarizzazione dei beni comuni
Firma e fai firmare la petizione
Il Governo Renzi vuole la privatizzazione dell'acqua: fermiamolo!
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Dal decreto “Sblocca Italia” alla legge di stabilità, passando per la “spending review”
Il Governo negli ultimi mesi ha definito come uno degli obiettivi principali: favorire, o meglio imporre, processi di fusione e aggregazione tra aziende che gestiscono i servizi pubblici locali.
La realizzazione di questo piano comporterà la definitiva consegna dell’acqua e dei beni comuni ai capitali finanziari.
Provera’ a farlo in 3 mosse:
1) il piano sulla "spending review" che punta alla razionalizzazione delle società partecipate dagli enti locali, seguendo lo slogan "riduzione da 8.000 a 1.000";
2) il decreto "Sblocca Italia" che arriva ad imporre di aggregare le aziende in un unico gestore territoriale, cioè le grandi multiutilities (come ACEA, HERA, IREN, A2A), di cui diverse già quotate in borsa;
3) la legge di stabilità costringe gli Enti Locali, ricattati e strangolati dai tagli, alla cessione delle loro quote al mercato azionario per poter usufruire delle somme derivanti dalla vendita.
Il Governo Renzi ha costruito una strada tortuosa con un intento chiaro, taciuto nel dibattito pubblico.
Si nasconde il reale obiettivo, ovvero la privatizzazione del servizio idrico, dei servizi pubblici locali e dei beni comuni, mettendo in un angolo Regioni ed enti locali.
Costruiamo insieme una campagna contro le privatizzazioni ed i monopoli privati, per una gestione pubblica e partecipata dei beni comuni e dei nostri territori.
Contro i ladri di democrazia riprendiamoci il futuro!
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