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Acqua pubblica: il 30/7 il Forum Acqua incontra il Presidente della Camera Roberto Fico
Lunedì 30 luglio alle 11.30 una nutrita delegazione (circa 50 persone) del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua incontrerà a Montecitorio il Presidente della Camera, Roberto Fico, per avviare un confronto su quali siano i passaggi legislativi necessari al fine di dare una concreta e reale attuazione all'esito referendario del 2011 e per giungere ad una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico integrato in Italia.
Abbiamo ricevuto con piacere e risposto positivamente all'invito rivoltoci dal Presidente Fico perchè intediamo sottopporre alla sua attenzione le nostre riflessioni, a partire dal fatto che riteniamo indispensabile che il Parlamento torni ad essere protagonista su temi fondamentali quali il rispetto della volontà popolare espressa con uno strumento di partecipazione democratica garantito dalla Costituzione, come il referendum.
La nutrita delegazione avrà così modo di rappresentare al Presidente la ricchezza del movimento per l'acqua e la persistenza della battaglia a difesa dell'acqua in quanto diritto umano universale e non mercificabile.
Auspichiamo che il Presidente Fico intenda assumere degli impegni concreti per invertire una rotta che negli anni passati ha delineato un percorso volto all'elusione e alla cancellazione dell'esito referendario e alla continua privatizzazione dell'acqua.
Roma, 26 luglio 2018.
M5S - Preoccupazione per Acqua Pubblica a rischio nella provincia di Como
Il Movimento 5 stelle condivide le preoccupazioni del "Comitato Comasco Provinciale per l'Acqua Pubblica" sulle continue proroghe all’avvio di Como Acqua S.R.L..
È interesse dei cittadini che i sindaci di Como, Erba e Cantù chiariscano la direzione che hanno deciso di intraprendere.
La scadenza per la fusione è fissata per il 30 settembre, non vorremmo che i ritardi siano un pretesto per poi aprire ad una gestione privata dell’acqua.
Ci auguriamo che le parti facciano il possibile per rispettare i tempi: l’acqua deve rimanere a gestione pubblica nel rispetto della volontà popolare.
Giovanni Curró
Portavoce M5S Camera dei Deputati
Raffaele Erba
Consigliere M5S Regione Lombardia
Fabio Aleotti
Consigliere M5S Comune di Como
Giampaolo Tagliabue
Consigliere M5S Comune di Cantù
Carmen Colomo
Consigliere M5S Comune di Mariano Comense
Roberto Tagliabue
Consigliere M5S Comune di Mariano Comense
CANTÙ HA INTENZIONE DI CONTINUARE IL PERCORSO DI COMO ACQUA s.r.l.?
In occasione del 7° anniversario del referendum, forti di quella partecipazione democratica che portò la maggioranza degli italiani a voler mantenere pubblica la gestione del servizio idrico, rilanciamo il nostro impegno dopo aver più volte chiesto – invano –_un incontro con il Sindaco di Cantù, sig. Edgardo Arosio.
Ora chiediamo pubblicamente quale sia la sua posizione dopo che egli, lo scorso gennaio, assieme ai Sindaci di Como e di Erba, riuscì a bloccare la fusione e il conferimento delle strutture a Como Acqua s.r.l Tale decisione, motivata con la necessità di verificare il valore delle società da conferire e di rivedere la ripartizione delle quote associative e, quindi, anche del “peso” sulle decisioni future, ha allungato il percorso del processo di fusione e il conferimento delle strutture a ComoAcqua s.r.l.
Temiamo che le continue proroghe sull’avvio di Como Acqua s.r.l. possano invalidare tutto il percorso fin qui fatto, col rischio di dover mettere a gara il servizio idrico con bando europeo e quindi consegnarne la gestione ai privati.
In questo modo i Sindaci, e quindi i cittadini, perderebbero il “controllo dell'acqua”!
Dopo il Referendum, sette anni di impegno dei vari comitati territoriali al fine di far rispettare il voto degli italiani, soldi pubblici spesi per costituire la società e pagare il personale addetto, la privatizzazione sarebbe un tradimento alla Costituzione e una beffa per i cittadini che nel 2011 si erano espressi a favore dell'acqua pubblica.
Chiediamo al Consiglio comunale di Cantù di chiarire, con urgenza, quali sono le intenzioni di codesta amministrazione.
Nel giugno 2011 il referendum per l'acqua bene comune mise un freno alle privatizzazioni in corso del servizio idrico
Nel comasco, la costituzione di una società in-house, quale è Como Acqua s.r.l., è mirata a a mantenere il controllo del servizio idrico sul territorio!
Ribadiamo il valore dell'acqua come bene comune: l'acqua è un diritto umano universale ed è la risorsa fondamentale per l'equilibrio degli ecosistemi. La gestione dell'acqua deve essere partecipata dalle comunità locali secondo un sistema di finanziamento basato sulla fiscalità generale e tariffe eque, senza profitto e che garantiscano gli investimenti.
Comitato Comasco Provinciale per l’Acqua Pubblica
seguono primi firmatari:
Remo Valsecchi (Comitato Regionale per l’Acqua Pubblica)
Raffaele Faggiano (Arci provinciale )
Antonio Pagani (PD)
Marco Molteni (Legambiente Cantu')
Chiara Bedetti (Legambiente Como)
Eugenio Secchi (Sinistra Italiana - Liberi e Uguali. )
Ecclesio Galletti (ARCI circ.Virginio Bianchi, Cantù)
Aurora Longo (Art.1)
Emilio Russo (Art.1)
Visconti Domenico (Art.1)
Federico Brugnani (Sinistra Italiana)
Rejna Salvatore (Ass.Lambienteinvita Onlus di Maslianico)
Daniele Vivi (Associazione di Promozione Sociale GAS otto)
Possibile comitato Margherita Hack di Como
Moreno Casotto (Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”)
– si raccolgono ulteriori adesioni alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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E' l'acqua la prima vittima del disordine climatico. La parola ai protagonisti
Roma, 18 ott. - (AdnKronos) - Secondo il quinto rapporto del Gruppo Intergovernativo degli Esperti sull'Evoluzione del Clima (Giec) i cambiamenti climatici stanno avendo un forte impatto sulla disponibilità di acqua dolce. E' stato stimato che per ogni incremento di 1°C della temperatura terrestre, un ulteriore 7% della popolazione mondiale vedrebbe ridursi del 20% la propria disponibilità di risorse idriche. Insomma l'acqua è la prima vittima del disordine climatico in atto.
Le conseguenze economiche ed ecologiche rischiano di diventare molto serie: i dati diffusi dall'Oms confermano che il 90% dei disastri naturali è legato all'acqua ed entro il 2030 le persone colpite dalle inondazioni sarà tre volte superiore all'attuale. Secondo le stime del World Water Development delle Nazioni Unite del 2015, la crescita della popolazione mondiale e della domanda di beni e servizi favoriranno un forte aumento del consumo di acqua ed è prevedibile che entro il 2030 la risorsa oggi disponibile subisca una drastica riduzione del 40%, a meno che non vengano migliorati significativamente gestione e servizio.
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