La campagna referendaria del 2011 ha dimostrato che la maggioranza dei cittadini italiani considerano l'acqua un bene comune. Eppure restano ancora molto forti gli interessi privati intorno ai servizi idrici. I giuristi Ugo Mattei e Alessandra Quarta applicano al bene-acqua il dilemma tra pubblico e privato, e analizzando i casi di Parigi e Napoli disegnano una terza via, che eviti sia gli sprechi e la partitocrazia che la concentrazione di interessi.